Tag: aree militari

Per aree militari si intendono, generalmente, porzioni di territorio, superfici o complessi di edifici, delimitati da una recinzione il cui accesso è precluso, salvo autorizzazione. Tuttavia questa definizione può includere specchi acquei, fasce aree che possono essere precluse. I limiti comprendono l’organizzazione di determinate attività a scopo militare, senza che necessariamente s’identifichi né con suddivisioni geografiche, né con ripartizioni amministrative o altre. Tuttavia, se l’accesso è ristretto e limitato, vi sono degli elementi che caratterizzano le aree militari, come qualsiasi area pubblica. Per esempio nel caso di danno ambientale. Il codice dell’ordinamento militare prevede (art.362) che l’uniche situazioni per cui non riguarda il danno ambientale o la minaccia imminente di tale danno cagionati dalle attività in aree militare è nei casi di atti di conflitto armato, atti di ostilità, guerra civile, insurrezione o attività svolte in condizioni di necessità e aventi come scopo esclusivo la difesa nazionale o la sicurezza internazionale.

L'altra faccia della medaglia

L'Italia ripudia la guerra
Eventi ed iniziative Il golfo ai poeti Libri MuratiVivi

L’Italia ripudia la guerra?

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni. Promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte […]

William Domenichini 
Si vis pacem, para bellum
Analisi Local Pace

Si vis pacem, para bellum

2000 anni di storia e di evoluzione della specie e siamo ancora al “Si vis pacem, para bellum“. Esigenze evolutive o voci di bilancio? Mentre la religione del nostro tempo (i sondaggi) danno sempre più in rialzo le paure guerrafondaie, i governanti (o i mandatari), puntano decisamente a spendere soldi pubblici nel preparare, o nel […]

William Domenichini 
La menzogna militare (in)sostenibile
Ambiente Analisi Il golfo ai poeti Libri Local

Non dite a nessuno che le aree militari sono inquinate

Oltre ad essere un buco nero per le finanze pubbliche, le aree militari celano una realtà, ma non dite a nessuno che sono inquinate. Nella base navale, ossia nell’infrastruttura militare funzionale alle attività delle unità navali, affluiscono milioni di euro. Quel che resta dell’Arsenale, ossia delle aree deputate alla manutenzione delle unità navali, un tempo luogo […]

William Domenichini 
Solbiate Olona e La Spezia, viaggio nell'Italia militarizzata
Il golfo ai poeti Libri Pace

Da Solbiate Olona alla Spezia

Da Solbiate Olona alla Spezia, un’altra puntata di un viaggio nell’Italia militarizzata, un audio-viaggio che sta intraprendendo la trasmissione “Il megafono” di RadioGrad. RadioGrad è una webradio “no-profit” aperta a tutti coloro che hanno voglia di comunicare le proprie idee e condividere le proprie passioni (sportive, musicali, culturali, politiche e giornalistiche) nell’assoluto rispetto di una […]

William Domenichini 
Analisi Il golfo ai poeti Libri Local

Parcheggio zona golfo, tariffa da concordare

Nel dubbio dove posteggiare una Landing Helicopter Dock, la Marina militare suggerisce parcheggio zona golfo, tariffa da concordare. Strategico è l’aggettivo imperante quando si parla di aree militari, anche quando la sua qualifica cozza con l’organizzazione, che è tutto, ma non in questo caso. La Spezia appare un paradigma nazionale, in cui uno degli spazi più […]

William Domenichini 
3d book display image of Il golfo ai poeti

L'ultimo arrivato!

Questo bellissimo saggio ci racconta come la cultura di guerra e di morte genera gli stessi mostri in tutto il Paese: pessimismo, obbedienza, passività, senso di sconfitta, conformismo, opportunismo, clientelismo. Figli di un dio minore, vittime e colpevoli allo stesso tempo dei propri mali. Politici e rappresentanti istituzionali fotocopia. Iene e sciacalli ai banchetti delle opere pubbliche e gattopardi perché cambi tutto purché non cambi nulla.

Lo scenario che ci delinea e ci offre queste pagine che seguiranno è certamente doloroso, tragico, inquietante, ma in questo suo coraggioso e generoso atto di denuncia traspare sempre lo smisurato amore per La Spezia, per il suo Golfo, il suo Mare. Pagine e immagini che feriscono il cuore ma in cui respiriamo ancora speranza ed utopia. Che un’altra città sia davvero ancora possibile, viva, libera, aperta, felice. Un laboratorio di Pace.

Antonio Mazzeo

ORDINALO!