Category: Fulmine è oltre il ponte

Rita Lombardi

Mi ha riportato indietro nel tempo, quando ascoltavo mio bisnonno e mia nonna raccontare quel periodo. Loro abitavano nel Calicese e mio prozio era uno dei partigiani che assieme a tuo nonno operava in quei luoghi. Luoghi e racconti che ho ritrovato in questo bellissimo libro.

William Domenichini 

Mirella Chiappini

Ho finito di leggere il tuo libro, da cui non sono riuscita a staccarmi fino alla sua conclusione. Avvincente, scritto benissimo, sembra quasi di poter vivere ogni momento descritto in questi luoghi. Bellissimo davvero.

William Domenichini 

Damiano Lombardi

Mi è piaciuto moltissimo, mi ha emozionato e mi ha fatto ritornare alla mente i racconti che alcuni partigiani mi facevano quando ero ragazzo. Insomma proprio un gran bel libro!

William Domenichini 

Andrea Mugnai

Uno stile asciutto, sincero e schietto, organicamente aderisce alla storia che racconta. Sembra di respirare l’aria della battaglia ogni volta e viene fuori tutta l’umanità, l’ironia e le fragilità di ragazzi per quanto già maturi che fecero la scelta della montagna.

William Domenichini 

Michele Fiore

Una grande soddisfazione per un grande amico, una persona meravigliosa ma soprattutto un compagno come ce ne sono pochi. Seguite questa splendida avventura letteraria!

William Domenichini 

Andrea Campanella

Siete alla ricerca di una storia vera che vi emozioni? Siete appassionati alla storia della Resistenza ed avete a cuore i valori dell’antifascismo? Questo è il libro che fa per voi, ed una volta finito, rincomincerete.

William Domenichini 
3d book display image of Il golfo ai poeti

L'ultimo arrivato!

Questo bellissimo saggio ci racconta come la cultura di guerra e di morte genera gli stessi mostri in tutto il Paese: pessimismo, obbedienza, passività, senso di sconfitta, conformismo, opportunismo, clientelismo. Figli di un dio minore, vittime e colpevoli allo stesso tempo dei propri mali. Politici e rappresentanti istituzionali fotocopia. Iene e sciacalli ai banchetti delle opere pubbliche e gattopardi perché cambi tutto purché non cambi nulla.

Lo scenario che ci delinea e ci offre queste pagine che seguiranno è certamente doloroso, tragico, inquietante, ma in questo suo coraggioso e generoso atto di denuncia traspare sempre lo smisurato amore per La Spezia, per il suo Golfo, il suo Mare. Pagine e immagini che feriscono il cuore ma in cui respiriamo ancora speranza ed utopia. Che un’altra città sia davvero ancora possibile, viva, libera, aperta, felice. Un laboratorio di Pace.

Antonio Mazzeo

ORDINALO!