Chi sono

Cienfuegos - Tutto sarà niente

Chi sono è una domanda a cui è difficile rispondere in poche righe. Ho forse il pregio di indignarmi di fronte a ciò che ritengo ingiusto, ho forse il difetto di indignarmi di fronte a ciò che ritengo ingiusto. Designer per campare, antifascista per respirare. Scrivo, faccio cose, vedo gente, stanco, sobillo (per modo di dire).

Abbacinato dalla complessità delle cose, intollerante verso l'intolleranza e la banalità, sogno ad occhi aperti una società in cui i diritti di tutt* seppelliscano gli interessi di pochi. Ambisco a profondere ogni mia energia per lasciare, a chi verrà, un mondo lievemente migliore di quello che ho trovato. Osservare, conoscere, studiare ed assemblare i pezzi di un mondo per raccontarli, mi appare un piccolo atto rivoluzionario. Questa pagina ha come icona Camilo Cienfuegos, il sorriso di una rivoluzione.

Siamo disposti, con la stessa uniforme, ad arare se sarà necessario.

Biografia

La mia è una lunga storia, come quelle di tanti. Mi chiamo William Domenichini, sono nato alla Spezia nel 1978. A metà tra lo spezzino, le cui radici si dividono tra la bassa val di Vara e la Lunigiana, e metà trentino, tra le cave di porfido e gli argentari dell'alta Valsugana. Così, ripercorrendo le mie ascendenze, ho ritrovato due bisnonni che hanno combattuto nella grande mattanza mondiale (1915-1918): uno vestiva l'uniforme sabauda, l'altro quella asburgica.

Mi diplomo nel meraviglioso liceo scientifico "T.Parentucelli", qualcuno direbbero brillantemente. Suoi banchi del liceo nasce la passione per la scrittura, quando con altri compagni di scuola costituimmo la redazione del giornale scolastico, Fuori orario (cose mai lette). Fu un progetto che animò, con pungente ironia, gli anni delle battaglie studentesche, dando voce e protagonismo ad una generazione che voleva, a suo modo, interpretare un'esigenza di cambiare dello stato reale delle cose. Diplomato, affronto la masochistica esperienza di ingegneria civile, assecondando molte mie passioni: dalla matematica alle scienze, dalla curiosità per la scoperta a quella delle costruzioni e delle architetture.

In una decennale esperienza lavorativa in società di ingegneria ed architettura, faccio parte di un team di progettisti che partecipa ad alcuni tender internazionali. In particolare la redazione dell' Hotel Tower & Sky Garden a New York, il concorso per la stazione antartica Ferraz e la proposta della Cinque Terre Vertical farm, un'avveniristica visione che approda un concorso internazionale, indetto da SuperSkyscreaper, per la realizzazione di una fattoria verticale a Seoul. Successivamente lascio l'attività di progettista per divenire graphic designer e videomaker presso un’azienda privata.

Impegnato nell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, per anni sono stato segretario della sezione "Orazio Montefiori" di Follo (La Spezia) e membro del consiglio provinciale spezzino. Con l'ANPI ho sviluppato progetti storico-culturali con le scuole, sulla memoria della Resistenza spezzina e suoi valori della Costituzione, come "Parole di Libertà", un progetto realizzato in collaborazione con il poeta Alfonso Pierro. Quell'esperienza nacque dall'esigenza di rispondere alla continue ed incessanti apparizioni di scritte xenofobe, razziste, omofobe ed inneggianti alla violenza, poi accertate come opera di un gruppo neonazista.

Scrivere divenne un esercizio sempre più importante, espressione di una responsabilità civile e morale che crebbe con la mia militanza civile, ambientalista, antifascista, politica. Inizio a dedicarmi alla redazione di articoli di analisi e di approfondimento su temi socio-ambientali, prima partecipando ai lavori redazionali della rivista online Informazione Sostenibile, poi divenendone coordinatore redazionale. Ho contribuito anche ad altre appzine come L’Indro, Manifesti(amo), Eddyburg, DemocraziaKm0 e Volere la luna.

Durante la campagna referendaria del 2011, sono tra i promotori della Banda del quorum, un gruppo di giovani che srotolano un enorme striscione dai luoghi simbolo della provincia spezzina ricordando l'importanza del voto referendario in difesa dell'acqua bene comune e contro la reintroduzione dell'energia nucleare. Successivamente, dopo un lungo studio delle buone pratiche attuate nel comune di Capannori, dall'allora assessore Alessio Ciacci, sono tra i promotori dell'adesione del capoluogo spezzino alla Strategia Rifiuti Zero, promossa dal prof. Paul Connett, in alternativa all'ipotesi di coincenerire i rifiuti nella centrale a carbone "Eugenio Montale".

Nel 2014 arriva la prima esperienza editoriale e sono stato tra i coautori del libro/dossier sugli abbandoni delle aree militari, Riconversioni urbane (!Rebeldia Edizioni), pubblicazione che affronta il tema del rapporta tra comunità e gli spazi abbandonati, uscito in occasione della Liberazione della caserma Curtatone-Montanara (Distretto 42), compiuta dal Municipio dei beni comuni di Pisa.

Per il 70° anniversario della Liberazione, sono autore del calendario ANPI Follo, una pubblicazione in cui si affiancano 12 tavole grafiche, con immagini dei partigiani follesi, con altrettante tavole che celebrano i primi 12 articoli della Costituzione repubblicana. Uno strumento per ricordare le date più significative della Resistenza.

Con l'Associazione Storico Culturale Stella Tricolore, nel 2016 contribuisco alla realizzazione de La battaglia dei Casoni, un docufilm in cui si alternano ricostruzioni storiche ed interviste dei protagonisti, raccontando la resistenza che opposero i partigiani della battaglione "Val di Vara" al rastrellamento nazifascista del 3 agosto 1944. A me l'onere di interpretare il comandante Daniele Bucchioni.

Dal 2016 vivo, con la sua famiglia, a Marola, borgata marinara spezzina oltre il muro dell’Arsenale, insieme alla comunità che ci ha accolti, Murati Vivi.

Nel 2018 pubblico il mio primo lavoro letterario, il romanzo partigiano Fulmine è oltre il ponte (Ed. Marotta&Cafiero), edito dai ragazzi di Scampia. Un progetto che va ben oltre l'esordio letterario, costruendo un percorso di condivisione e di promozione della memoria antifascista, alla riscoperta di uno dei più entusiasmanti e complessi periodi storici del nostro paese: la Resistenza. Fulmine è oltre il ponte diventa un sito internet, una pagina facebook, una newsletter, ma soprattutto decine di incontri con lettori ed appassionati, con studenti e lettori.

Nel 2022 sono tra i firmatari di un appello, consegnato all'allora Ministro della cultura Dario Franceschini, per il recupero del complesso architettonico di San Francesco Grande, una chiesa ed un convento attualmente, e rispettivamente, magazzino in disuso e sede dei carabinieri militari nell'Arsenale della Marina militare, e l'avvio di uno scavo archeologico per riportare alla luce le fondamenta della chiesa di San Maurizio e dell'antico borgo di Marola, che oggi si trovano a pochi metri oltre il muro che separa la città dall'area militare. Pochi mesi più tardi, in seguito alla censura avvenuta al CAMeC nei confronti della performance dei collettivi artivistici DadaBoom e SuperAzione, con la rimozione della scritta "Demilitariziamo La Spezia" durante la mostra dedicata a Giacomo Verde, promuovo un happening artistico in solidarietà agli artisti ed alle artiste censurate.

Nel gennaio 2023 pubblico Il golfo ai poeti, no Basi blu (Ed. Glassbell), un ebook che racconta la storia delle aree militari spezzine, in particolare dell'Arsenale della Marina militare, le condizioni di oggi e le dinamiche future. Un contributo ad anni di battaglie della gente di Marola, una borgata di mare (senza mare), che da 150 anni fa i conti con un muro, un reticolato ed un cartello: Zona militare, divieto di accesso. Una storia di privazione di spazi, di inquinamento e di nocività,  ma soprattutto una storia di tante proposte che la comunità ha elaborato, lasciate inascoltate.

Dopo l'uscita de Il golfo ai poeti il vecchio sito, dedicato a Fulmine è oltre il ponte, si trasforma e diventa Tutto sarà niente. Da un'intuizione ed da un confronto con mia moglie, decidiamo di ispirare questo luogo virtuale ad uno dei più alti sacrifici per la Libertà e nella lotta contro l'oppressione, come il sacrificio della famiglia Cervi. L'intenzione di sviluppare un diario di navigazione, che accompagni quel che scrivo e che possa essere luogo di opinione, analisi, riflessione e di condivisione. Il blog, si trasforma in Diario di bordo e la sua redazione mi accompagna.

Nel maggio 2023 esce La scuola laboratorio di pace (Volume II. Militarismi e narrazioni belliciste), una raccolta di narrazioni che pongono al centro il conflitto in corso in Ucraina e altre questioni riguardanti la militarizzazione del nostro paese, a partire dalle scuole, dedicando un capitolo alle connessioni tra militarizzazione del territorio che vivo e dinamiche economiche globali. Una ricostruire del contesto storico, sociale e geopolitico del conflitto e rompere gli schemi della propaganda bellicista.

Nel gennaio 2024 contribuisco al secondo volume de Tempi dei cuori che s'infiammano, tratto dall’omonimo blog curato da Paolo Luporini, che fu pubblicato il 16 aprile 2020, nel pieno del lockdown, sulla base del lavoro collettivo imbastito dal 2018. Pochi mesi più tardi esce la versione cartacea de Il golfo ai poeti (no basi blu).


Opere

Opere proprie

Contributi

Filmografia

Alcuni scatti...

 

William Domenichini ed Alessandro Barbero al Salone Internazionale del libro (2020)

 Scrittore e protagonista. William e Ciro

Editore ed autore a Più libri, più liberi (2019). Rosario Esposito La Rossa e William Domenichini

Verso Rifiuti Zero. Alessio Ciacci e William Domenichini (2011)

Lerici, Earth Days Festival 2011. Tommaso Fattori, William Domenichini e Paolo Cacciari

William Domenichini e Lorenzo Pavoni, Murativivi

La banda del Quorum, referendum sui beni comuni (2011)

William Domenichini in La Battaglia dei Casoni

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L'ultimo arrivato!

Questo bellissimo saggio ci racconta come la cultura di guerra e di morte genera gli stessi mostri in tutto il Paese: pessimismo, obbedienza, passività, senso di sconfitta, conformismo, opportunismo, clientelismo. Figli di un dio minore, vittime e colpevoli allo stesso tempo dei propri mali. Politici e rappresentanti istituzionali fotocopia. Iene e sciacalli ai banchetti delle opere pubbliche e gattopardi perché cambi tutto purché non cambi nulla.

Lo scenario che ci delinea e ci offre queste pagine che seguiranno è certamente doloroso, tragico, inquietante, ma in questo suo coraggioso e generoso atto di denuncia traspare sempre lo smisurato amore per La Spezia, per il suo Golfo, il suo Mare. Pagine e immagini che feriscono il cuore ma in cui respiriamo ancora speranza ed utopia. Che un’altra città sia davvero ancora possibile, viva, libera, aperta, felice. Un laboratorio di Pace.

Antonio Mazzeo

ORDINALO!