Libriamoci 2024, il ritorno
Alla Spezia è partita la 14esima edizione della rassegna “Libriamoci, leggere ovunque, leggere comunque” ed un pensier in cor ci sta: il ritorno, o ritentar non nuoce. L’iniziativa culturale, che si svolge in tutto l’arco del 2024, è dedicata alla promozione della lettura. Si tratta di una serie di incontri sul libro, e con gli scrittori, per offrire spunti di riflessione ed approfondimento, ma anche momenti di sollievo e leggerezza. Insomma, una bella iniziativa.
Nel contesto di Libriamoci 2024, l’Amministrazione comunale spezzina ha pubblicato un avviso per manifestazione di interesse rivolto agli autori del territorio spezzino, che intendano presentare proprie opere letterarie (romanzi, racconti, saggi, studi) nell’ambito delle attività collaterali alla rassegna. A questo proposito il sistema bibliotecario metterà a disposizione degli autori una sede dove presentare il libro, la comunicazione e promozione dell’evento all’interno dei canali social e dei siti internet istituzionali. In sede di presentazione saranno presenti le librerie per la vendita dei libri. In sostanza l’avviso intende creare un elenco di autori locali interessati a presentare le loro opere negli spazi messi a disposizione dal Sistema Bibliotecario Urbano nel periodo che va da giugno a ottobre 2024, per un massimo di 10 opere.
Quali sono i requisiti?
- L’autore deve essere residente nella provincia della Spezia e province limitrofe. Spuntato.
- I libri devono essere pubblicati dal 2022 al 2024. Nel 2023 esce Il golfo ai poeti (ebook) e nel 2024 in brossura. Spuntato.
- Secondo il bando non saranno prese in considerazione opere auto pubblicate. Il golfo ai poeti è edito dal progetto GlassBell Edizioni. Spuntato.
Il termine temporale per la presentazione delle candidature sono le ore 12 di venerdì 14 giugno 2024.
Dunque scarico, compilo il modulo ed invio il tutto, manifestando l’interesse di presentare Il golfo ai poeti (no basi blu). La domanda viene protocollata (prot. n. 0072278) il 21 maggio 2024. Tempi rispettati. Successivamente, il 22 giugno, ricevo una mail dalla Responsabile CdR Biblioteche e Coordinamento Amministrativo Servizi Culturali del comune della Spezia. La mail mi informava della richiesta di consegnare, entro il 30 giugno, il libro da me candidato alla manifestazione di interesse. Il giorno stesso consegno una copia de “Il golfo ai poeti” presso il front office della biblioteca comunale Beghi. Invio una mail comunicando la consegna ed i responsabili mi notificano la conferma.
Ora, come si suol dire, basta attendere.
Nelle more del bando si precisano alcune cose. L’Amministrazione provvederà, con apposito atto, alla nomina di una Commissione Valutatrice delle richieste pervenute. L’elenco sarà formato in base all’ordine di arrivo delle domande (numero e orario di protocollo) e previa valutazione della pubblicazione da parte dell’Amministrazione in merito al valore e all’interesse culturale. In sintesi, si riserva di revocare l’avviso ed il successivo elenco di proposte, in qualsiasi momento e a propria discrezione.
In realtà la commissione è stata nominata, in data 5 luglio 2024, attraverso una determina dirigenziale (det. n°02138/05-07-2024).
Per dirla tutta, con l’ottimismo della volontà ed un pizzico di pessimismo della ragione, restiamo in attesa. Chissà. A suo tempo, un romanzo tratto dai racconti partigiani non fu ritenuto di valore e di interesse culturale. Unicuique suum. Chissà se lo sarà un saggio di inchiesta che analizza l’involuzione del golfo dei poeti, che sviscera come verranno spesi 354 milioni di euro sul territorio e con che riflessi, ma soprattutto che vuole dare voce a quella parte di comunità che ritiene ingiusto stare a guardare, lo sarà. Chissà se questa volta si aprirà una nuova possibilità di discutere criticamente di qualcosa. Non praevalebunt?
Intanto vorrei ringraziare la struttura bibliotecaria spezzina perché, come 5 anni fa, si è dimostrata aperta, disponibile ad aprire le porte a chi, come me ed altri, scrive del proprio territorio, della sua storia, delle sue criticità, cercando di documentare le proprie tesi, cercando di portare con se il proprio percorso, in piena libertà.