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Il golfo ai poeti Libri
William Domenichini  

Il golfo ai poeti (no basi blu), in brossura

Il golfo ai poetiAd un anno dall’uscita dell’ebook, a gran richiesta, ecco Il golfo ai poeti (no basi blu) in brossura. La versione cartacea (15 x 21), di 108 pagine, della storia, presente e futuro di una comunità, alle prese con la militarizzazione del suo territorio. Ma anche alcune novità, rispetto all’edizione digitale.

Il golfo ai poeti è la storia di una comunità, nata libera da ogni vincolo se non quello della natura. Della privazione del proprio territorio, un sacrificio per amor patrio che è costato molto, su un altare che qualcuno chiama progresso, con le sue contraddizioni per esigere i propri diritti. Nel tempo, le sue ombre si sono estese, modificando radicalmente il territorio e la sua comunità, quasi antropologicamente. Il golfo ai poeti è anche la voce di una generazione di Murati Vivi. Giovani che ruppero il silenzio di una città sonnolenta, di una società assuefatta, di una comunità rassegnata. Quella voce non si è mai sopita. Ogni qualvolta fosse necessario, parafrasando quel tale, per conoscere ed utilizzare l’intelligenza, per agitarsi e non chinare la testa, per organizzarsi di fronte ai soprusi.

Guardare il passato, analizzare il presente e studiare il futuro. Il golfo ai poeti è soprattutto un’analisi critica, approfondita e dettagliata del progetto spezzino chiamato Basi blu. Una storia piena di menzogne e intrisa di ipocrisie. Per farle emergere e raccontarla ho raccontato questa vicenda, analizzando e riportando dati, documenti, atti ufficiali e pubblicati ma raramente divulgati, riferimenti e tante (forse troppe) dichiarazioni di intenti cadute nel vuoto del dimenticatoio. Smontare una menzogna, enunciata all’infinito, per sostenere tutte le proposte alternative possibili. Per costruire un futuro di Pace, di sostenibilità e di prosperità, occorre tenere a mente tutto ciò che è stato detto e non è stato fatto.

Senza avere l’ambizione, o la sfrontatezza, di costruire una weltanschauung, questa storia cerca di gettare il seme per una riflessione critica. Guardare ad un orizzonte comune, compatibile e solidale, che pochi menzionano, ma con la caparbietà di chi non si è mai arreso di fronte all’incapacità di rappresentanti che, in questa vicenda, hanno voltato le spalle ai cittadini. Un lavoro nato nell’umanità di una comunità che mi ha accolto, nella caparbietà di quei giovani (che tali più non sono) che hanno alzato la testa e non la piegano. C’è ancora chi guarda negli occhi chi ha il potere di cambiare le cose ma ben si guarda dall’esercitarlo in tal senso, rendendo chiaro che non sarebbero stati più disposti a assumere menzogne per verità e voltarsi dall’altra parte.

Questo bellissimo saggio ci racconta come la cultura di guerra e di morte genera gli stessi mostri in tutto il Paese. Pessimismo, obbedienza, passività, senso di sconfitta, conformismo, opportunismo, clientelismo. Figli di un dio minore, vittime e colpevoli allo stesso tempo dei propri mali. Politici e rappresentanti istituzionali fotocopia. Iene e sciacalli ai banchetti delle opere pubbliche e gattopardi perché cambi tutto purché non cambi nulla.

Lo scenario che ci delinea e ci offre queste pagine che seguiranno è certamente doloroso, tragico, inquietante, ma in questo suo coraggioso e generoso atto di denuncia traspare sempre lo smisurato amore per La Spezia, per il suo Golfo, il suo Mare. Pagine e immagini che feriscono il cuore ma in cui respiriamo ancora speranza ed utopia. Che un’altra città sia davvero ancora possibile, viva, libera, aperta, felice. Un laboratorio di Pace.

Antonio Mazzeo
(prefazione del libro)

L’edizione cartacea lascia la spinta grafica e multimediale dell’ebook e si rafforza con una nuova parte narrativa: nel frattempo. Dopo un anno dall’uscita dell’ebook, per l’appunto nel frattempo, di cose ne sono accadute. Allora abbiamo deciso di fissarle, di non perderle. Analisi, opinioni, narrazioni su una porzione immensa di territorio e che continua a cadere in un baratro di inutilità pubblica, tra ombre ed interrogativi inevasi. Un’analisi locale, che cerca di non perdere di vista le dinamiche globali in cui siamo immersi.

Dal poligono patrimonio dell’umanità alle vicende del  polo nazionale del dominio subacqueo. Dal rifinanziamento del programma Basi blu ad alcune fumose operazioni del genio militare. Dalla retorica imperante e priva di ogni riscontro reale alle nuove e ridondanti dichiarazioni di buone intenzioni. Per finire, un viaggio nella politica bipartisan, che prosegue nel facilitare la privatizzare i ricavi mentre socializza sulle spalle della gente le perdite.

Il golfo ai poeti (no basi blu), lo potrete ordinare su prenotazione, scrivendoci via email a info@tuttosaraniente.it, sui nostri canali social o ordinandolo a GlassBell, all’indirizzo ordini@glassbell.net. Alla Spezia, grazie ad una serie di esercizi commerciali spezzini che hanno dato la loro disponibilità e che ringraziamo con grande affetto, per ora, è disponibile qui:

Ringrazio infine la prima recensione (involontaria), a suggello di tante dichiarazioni, che dimostrano il primato della politica nelle scelte strategiche del paese, per i cittadini e per i territori. Uno dei tanti esempi di chi non ha mai partecipato ad un’assemblea, ad un pubblico dibattito, ad un confronto sereno e nel merito, ma che si rifugia dietro una tastiera.

La Marina ha tutte le buone intenzioni di stanziare risorse anche per bonificare la base. Voi la vedete al contrario. Non c’è confronto ne tantomeno condivisione. Tempo perso. Siete voi quelli informati, siete voi che sapete cosa farà la Marina, cosa ha già deciso il Governo, le Basi Blu, come nel dettaglio verranno spesi i 350 milioni di euro, e tutto il resto, di cos’altro dobbiamo parlare? Passo e chiudo.

Umberto Maria Costantini
Capogruppo consiliare FdI La Spezia
(24 marzo 2024)


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Questo bellissimo saggio ci racconta come la cultura di guerra e di morte genera gli stessi mostri in tutto il Paese: pessimismo, obbedienza, passività, senso di sconfitta, conformismo, opportunismo, clientelismo. Figli di un dio minore, vittime e colpevoli allo stesso tempo dei propri mali. Politici e rappresentanti istituzionali fotocopia. Iene e sciacalli ai banchetti delle opere pubbliche e gattopardi perché cambi tutto purché non cambi nulla.

Lo scenario che ci delinea e ci offre queste pagine che seguiranno è certamente doloroso, tragico, inquietante, ma in questo suo coraggioso e generoso atto di denuncia traspare sempre lo smisurato amore per La Spezia, per il suo Golfo, il suo Mare. Pagine e immagini che feriscono il cuore ma in cui respiriamo ancora speranza ed utopia. Che un’altra città sia davvero ancora possibile, viva, libera, aperta, felice. Un laboratorio di Pace.

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