Quer pasticciaccio brutto der molo Varicella, part 4
Quer pasticciaccio brutto der molo Varicella, part 4. In Parlamento ci si accorda sulla spesa di 1,76 miliardi € in infrastrutture per la Marina militare ed alla Spezia occorre ripartire dal riassunto delle puntate precedenti. Ma non temete, sempre di soldi pubblici stiamo parlando.
12 gennaio 2023. Venne aggiudicata la gara d’appalto per la progettazione dell’attuazione del programma Basi blu per l’adeguamento della base spezzina agli standard NATO. Si aggiudicano la progettazione BTP Infrastrutture S.p.A., AICOM S.p.A., MODIMAR S.r.l., SEACON S.r.l., REACT Studio S.r.l. e GEOTER S.r.l.. Avranno 390 giorni per procedere ai rilievi e alla redazione del progetto della Base Blu spezzina.
12 novembre 2021. La Direzione del Genio militare per la Marina (MARIGENIMIL La Spezia), diretta dal capitano di vascello Alessandro Carmine Renna, affida (n°462 12-11-21) direttamente alla Politecna Europa S.r.l., individuata previa la consultazione di 5 preventivi le cui risultanze sono conservate agli atti di questa Direzione, la progettazione per l’adeguamento del molo Varicella 1 (Lato Sud) per l’ormeggio di nave Trieste. Spesa prevista, 27.637,97 €.
16 febbraio 2023. MARIGENIMIL La Spezia bandisce la gara (Determina a contrarre n 34) per la realizzazione dell’opera: 786.049,66 € .
11 settembre 2023. MARIGENIMIL La Spezia (n°364 11-09-2023) affida direttamente l’incarico del Collaudo Statico in corso d’opera e finale, per la cifra di 12.667,77 €, alla società padovana R-Struct Engineering Srl.
12 settembre 2023. Con atto autorizzativo (n°367_12-09-2023), MARIGENIMIL La Spezia affida il Coordinamento della Sicurezza in fase di Esecuzione (C.S.E.), entro il limite di spesa di € 19.274,12 (oltre INARCASSA al 4% e I.V.A. al 22%), per un importo complessivo massimo stimato pari a 26.900,50 €, all’architetto cesenate Stefano Bazzocchi. Ecco un altro atto autorizzativo (n°366_12-09-2023), affida il Collaudo Impianti, entro il limite di spesa di € 6.237,89 (oltre INARCASSA al 4% ed I.V.A. al 22 %), per un importo complessivo massimo stimato pari a 7.914,64 €, alla società emiliana Restart Engineering. Dunque eccoci all’ultima fase: colpo di scena. La procedura di un’opera che apparrebbe tanto inutile quanto fantasma, segna un altro capitolo della sua saga. Sempre sulle spalle del contribuente.
1° febbraio 2024. MARIGENIMIL La Spezia, preso atto della mancata offerta da parte della società padovana R-Struct Engineering Srl, affida direttamente, con atto autorizzativo (n°10 01-02-2024), il servizio di Collaudo Statico in corso d’opera e finale, all’ingegnere spezzino Andrea Cecchi.
Dunque val la pena riepilogare (salvo errori), il quadro economico che si para innanzi è questo:
- 27.637,97 € per la progettazione
- 786.049,66 € per la realizzazione
- 12.667,77 € per il collaudo Statico in corso d’opera e finale
- 26.900,50 € per il coordinamento della Sicurezza in fase di Esecuzione
- 7.914,64 € per il collaudo Impianti.
L’adeguamento del molo Varicella 1 (Lato Sud) per l’ormeggio di nave Trieste costerebbe alle casse dello Stato qualcosa come 861.170,54 €.
In altri termini, tra defezioni e subentri, resta l’ipotesi che lo Stato italiano (il contribuente) spenderebbe due volte per il medesimo progetto. Stiamo parlando di 14 milioni di € di progettazione di basi blu, di cui 75.000 € per la progettazione dell’ampliamento di un molo, previsto in basi blu. Che si tratti di problemi di comunicazione tra l’ufficio preposto e gli uffici del genio spezzino? Qualcuno forse ha preso un abbaglio? Al di là delle responsabilità, possibile che qualcuno non se ne sia accorto?
Sembrerebbe che queste domande che non trovano risposte ed il molo Varicella continua ad essere avvolto da fitto mistero. Non c’è traccia di cantieri. Quindi niente cabina elettrica, nemmeno l’ombra della gru porta cavi o del cunicolo impiantistico per garantire l’alimentazione elettrica della nave in banchina. Eppure sarebbe prevista una rampa per le operazioni Roll-on/roll-off, l’imbarco di mezzi gommati. Non pervenuta. D’altronde se il dibattito sullo stanziamento di 1,76 miliardi € di appare piuttosto sbrigativo, possiamo pensare che qualcuno in Parlamento si accapigli per cercare di capire se vengono buttati soldi pubblici a mare?
Così la nave Trieste galleggia, non curante di ciò che accade al suo parcheggio, ormeggiata sulla banchina Fincantieri. Di tanto in tanto prende il mare, rientra sorniona, nel silenzio più profondo del golfo che fu dei poeti. Un silenzio che permea anche le procedure amministrative che, in qualche modo, la riguardano.
Non solo sull’opportunità che la cosa pubblica gestisca in questo modo i soldi dei contribuenti, ma anche su aspetti meramente pragmatici. Uno su tutti. Basi blu, per consentire l’ingresso nella base spezzina di 14 grandi unità, prevede il dragaggio dei fondali. Leggendo gli atti relativi a Basi blu, impossibile non notare l’imponenza delle opere di dragaggio previste. Perché nel progetto spezzino non se ne ravvede la necessità? Così, con buona probabilità la nave Trieste, con i suoi 247 m di lunghezza e 40 m di larghezza, si accomoderà mestamente al Varicella 1? Forse. Tuttavia, con i suoi 7 m di pescaggio, il rischio che in manovra la carena accarezzi contro qualche “scogio“, potrebbe non essere tanto campata per aria (o immersa in acqua, se preferite rimanere in tema).
Dunque poco male. Se qualcuno si incagliasse, le riparazioni le pagherà il contribuente.