Eventi ed iniziative Fulmine è oltre il ponte Libri
William Domenichini  

Bookpride 2019

Fulmine è oltre il ponte

Nuovo appuntamento pubblico con Fulmine oltre il ponte, 16 marzo a “Bookpride 2019“. La Fiera Nazionale dell’editoria indipendente, che si svolgerà a Milano presso la Fabbrica del Vapore. Incontreremo i lettori allo Piazza di spaccio di libri della stupefacente Marotta&Cafiero Editori (stand D02)!

Si tratta di un progetto che ha preso forma incontrando i ragazzi della Marotta&Cafiero. Si tratta della storica casa editrice napoletana che, dal 2011, è gestita dai giovani dell’associazione Voci di Scampia (Vo.di.Sca). Così una realtà di impresa sociale, fa della cultura un elemento di per la lotta per la legalità, concependola come bene comune. Con loro abbiamo organizzato un percorso di crowdfunding, arrivando a produrre dal basso il libro.

Così l’incontro di una storia partigiana, con una realtà editoriale che pratica quotidianamente i valori nati dalla Resistenza, ha dato vita ad un percorso con un minimo comune denominatore come la difesa di quei valori, per costruire un futuro in cui Giustizia, Libertà ed Uguaglianza. Pilastri fondamentali di una società che non deve dimenticare.

Ci vediamo nella Fabbrica del Vapore! Non mancate!


Alcuni anni fa decisi di iniziare a raccogliere le testimonianze di mio nonno, Ciro Domenichini. Classe 1922, partigiano combattente del battaglione Val di Vara, formazione partigiana inquadrata nella Colonna Giustizia e Libertà, operante nella IV zona operativa (Lunigiana). Fulmine, questo il suo nome di battaglia che da il titolo al libro, ricevette il “Brevetto Alexander“ e due croci al merito di guerra per l’attività partigiana. In occasione del 70° anniversario della Liberazione, all’età di 94 anni, ha ricevuto la Medaglia della Liberazione, onorificenza creata dal Ministero della Difesa per la ricorrenza e conferita ai partigiani combattenti in vita.

Decisi quindi di raccogliere i suoi racconti sulla sua esperienza di partigiano. Ma non mi limitai a raccogliere le sue testimonianze. Ascoltando anche altri componenti della mia famiglia rimasti in vita, testimoni di quel periodo storico, come le sue sorelle, suoi fratelli, la moglie.

Dunque iniziai a trascrivere quelle lunghe conversazioni, nel mio tempo libero, spesso andando nei luoghi in cui le sue storie erano ambientate. In quei boschi, in quelle vallate ed in quelle alture sperdute in cui quei giovani trascorsero mesi e mesi della loro vita. Rifugiandosi, combattendo, sopravvivendo, e talvolta morendo. In quei luoghi meravigliosi ed evocativi presi ispirazione per descriverli, cercando di ritrovare le emozioni suscitate da quelle storie.

Durante il lavoro di scrittura crebbe in me la curiosità e l’esigenza di approfondire ancora di più quelle vicende. Così partii da ricostruirle temporalmente. Trovai un’enorme quantità di materiale documentale, presso l’archivio dell’Istituto Storico della Resistenza spezzina. Grazie alla ricerca documentale sono riuscito a ridare una cronologia più precisa dei fatti che mi sono stati narrati. Ritrovai riscontri e documenti con informazioni che le testimonianze non mi avevano fornito. In particolare sulle persone che sono mancate negli anni successivi alla guerra. La ricerca proseguì, per esempio negli Archivi di Stato, dove sono riuscito a recuperare i fogli matricolari di alcuni compagni di lotta di Fulmine.

Questa storia ha incontrato un’altra storia, altrettanto piena di entusiasmo e coraggio, quella dei ragazzi di Scampia, che nel loro quartiere hanno deciso di praticare la loro ,e la nostra, Resistenza, per costruire un futuro di Giustizia e di Libertà, vivendo quotidianamente una realtà difficile e dando il loro contributo di speranza, di prospettiva. Con i ragazzi della Marotta&Cafiero editori ho trovato non solo un editore che guarda con innovazione, coscienza, etica e cultura al proprio lavoro, ma una realtà che ogni giorno pratica i valori che ho narrato. Con Rosario Esposito La Rossa ho trovato una persona speciale, con cui condividere un percorso pieno di entusiasmo e, grazie al sostegno di tutti voi, questa storia è stata pubblicato. Una storia vera, un romanzo partigiano.

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L'ultimo arrivato!

Questo bellissimo saggio ci racconta come la cultura di guerra e di morte genera gli stessi mostri in tutto il Paese: pessimismo, obbedienza, passività, senso di sconfitta, conformismo, opportunismo, clientelismo. Figli di un dio minore, vittime e colpevoli allo stesso tempo dei propri mali. Politici e rappresentanti istituzionali fotocopia. Iene e sciacalli ai banchetti delle opere pubbliche e gattopardi perché cambi tutto purché non cambi nulla.

Lo scenario che ci delinea e ci offre queste pagine che seguiranno è certamente doloroso, tragico, inquietante, ma in questo suo coraggioso e generoso atto di denuncia traspare sempre lo smisurato amore per La Spezia, per il suo Golfo, il suo Mare. Pagine e immagini che feriscono il cuore ma in cui respiriamo ancora speranza ed utopia. Che un’altra città sia davvero ancora possibile, viva, libera, aperta, felice. Un laboratorio di Pace.

Antonio Mazzeo

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